mercoledì 8 agosto 2012

Now Dance Your Way Back To Zion






Pochi giorni fa mi è capitato di rivedere la trilogia di Matrix. Non lo facevo da un bel po' di tempo, e chi mi conosce bene (o ha avuto modo di conoscermi nel periodo adolescenziale) sa quanto sia stata fissata con questa incredibile opera. Quando dico fissata intendo proprio la classica cotta bruciante da ragazzotta, quella che ti fa rosicare dentro, che ti fa fare disegni, fanfiction, che non ti fa pensare e parlare d'altro... quella che ti fa sembrare una sfigata, insomma :P
Eviterò i soliti discorsi scontati tipo "il primo è il più bello di tutti, gli altri due non dovrebbero esistere!!!11" eccetera, io tanto li ho apprezzati e amati tutti e tre, ma vedendolo di nuovo a mente lucida e fresca mi ha fatto un effetto particolare... Intendiamoci, è tutt'oggi il mio film preferito (e non so se verrà mai scacciato dal mio podio personale) ma l'effetto è stato diverso da allora.

E' un po' la stessa sensazione che provi quando ti capita di rivedere una persona per cui hai avuto una cotta pazzesca, lo vedi e pensi: "se ripenso a come mi sentivo allora quando lo vedevo!"... Però dentro di te sai che qualcosa è cambiato e non sarà più come prima. Sai di avere provato tanto ma sai anche che è una cosa ormai appartenente al passato e magari potrai anche avere un sorrisetto nostalgico, dopotutto è stato pur sempre un pezzo della tua vita...





(chissà se tutto ciò che ho scritto si annullerà automaticamente se mai i Wacho Bros decideranno di trollarci tutti con un quarto film :P)

mercoledì 1 agosto 2012

DOMO MEA: Ajò a passillai!

Siamo al primo di agosto, luglio è ormai volato via e anche quest'anno purtroppo non sono riuscita a mantenere la promessa di tornare in Sardegna, la mia seconda casa... luglio era il mese che ho sempre trascorso lì, almeno sino al 2007, non vi faccio ritorno da allora e la mancanza si fa ormai sentire!
Mia madre è di quel di Oristano e sin da quando io e mio fratello eravamo in fasce ci ha sempre portato lì appena se ne aveva l'occasione (Pasqua, estate, Natale...) a trovare i parenti e soprattutto mia nonna che ci ospitava in casa sua. Io sono di Milano, sono abituata al suo fracasso infernale, eppure sento dentro di me di non avere per niente l'anima del nord, e questo lo devo a tutto ciò che ho fatto e visto in quella meravigliosa isola.
Mi piacerebbe raccontare alcuni aneddoti vissuti lì, non tutti in una volta ovviamente, ho deciso che il loro titolo sarà "Domo Mea" come la canzone dei Tazenda.



AJO' A PASSILLAI!
Eccola la frase con cui esordiva sempre mio zio Antonio, e io e mio fratello non vedavamo l'ora di sentirla... tradotta : andiamo a passeggiare, ovviamente si intendeva tra le lunghe campagne dietro casa...all'ora di punta in pieno luglio! 
La cosa divertente è che per raggiungere le campagne dovevi superare una strada costeggiata da rovi pieni di more rinsecchite e superare il vecchio passaggio a livello, ciò dava molto l'impressione di un portale per un altro mondo :P
In barba ai 40 gradi mio zio in campagna ci faceva fare cose grandiose! Ci sono zii che ti prestano cd musicali, altri che ti danno le caramelle... Mio zio (che ricorda molto un Paperino di Taliaferro) ci faceva distruggere a sassate vecchie televisioni abbandonate tra le sterpaglie, ci insegnò ad aggiustare ruote bucate di biciclette, a raccogliere fichi d'india (la mano di mio fratello ancora ricorda l'esperienza delle sue spine), asparagi e funghi e tante altre cose rozzissime che a Milano ti scordi!
E' capitato qualche volta di infilarsi in campi privati pieni di raccolto e uscirne con qualcosa di buono e fresco da mangiare. Un'altra volta ancora per tornarcene indietro e non rifare le strade di campagna seguimmo i binari del treno che riportavano al vecchio passaggio a livello...e quando arrivarono i treni ci nascondemmo ai lati tra le piante e aspettammo che passasse per poi riprendere la nostra via!
A leggere tutto ciò può sembrare quasi che si volesse rischiare di proposito, ma la verità è che mio zio è un uomo d'altri tempi, cresciuto in un ambiente semplice e campagnolo... cose così sono normali da fare! Un ricordo che mi è rimasto particolarmente vivido fu quando un pomeriggio camminammo per chilometri e chilometri quando, tornando verso casa, il cielo si riempì di nuvoloni neri pronti a scaricarci sulla testa litri di pioggia... Temevamo ci saremmo tutti bagnati ma mio zio che ne sapeva una più del diavolo ci fece entrare nel parcheggio di una villetta privata, lì si trovava un motoscafo sopra un rimorchio con le ruote (di quelli che si attaccano alle auto), ci fece abbassare e riparare lì sotto finchè non smise di piovere! La cosa divertente di tutta 'sta faccenda fu che la padrona di casa ci scoprì sotto il suo motoscafo...ma data la pioggia ci disse di restare lì senza problemi :P
Naturalmente quando tornavamo a casa evitavamo di raccontare i dettagli a mamma, che ci sapeva semplicemente "a passeggio", altrimenti non ci avrebbe più consentito di farci uscire con suo fratello... anche se pensandoci oggi, sapendo quante ne hanno combinate loro da bambini, sono certa che un po' lo intuisse!
Io so solo che non sarei la maschiaccia che sono oggi se non fosse per mio zio... :P

Al prossimo episodio...