domenica 9 settembre 2012

#1 Sweet Dreams


Mi trovo in un giardinetto con antiche strutture in marmo bianco insieme alla mia famiglia e piano piano uno ad uno ci infiliamo dentro un entrata molto piccola che si trova in una di queste strutture. Si fa fatica ad entrare, ma mi accorgo subito che non appena si accede al suo interno ci si rimpicciolisce, quindi mi tranquillizzo sapendo che ci avrebbe contenuti tutti quanti. Non appena siamo tutti al suo interno mio fratello estrae un piccolo telecomando con una bussola, subito mi accorgo che eravamo all'interno di una sorta di ascensore che poteva muoversi in tutte le direzioni a seconda dell'indicazione data dalla bussola sul telecomando
Come se niente fosse mi ritrovo catapultata su un'autostrada, sopra un carretto pieno di lattine di birra (che non era mio), non ho idea di chi mi stesse trainando a tutta velocità ma sento che la macchina dietro ci sta minacciosamente inseguendo, allora decido di tirarci contro lattine di birra per farlo andare fuori strada. 
Dopo alcuni altri entusiasmanti momenti di azione decidiamo di fermarci in mezzo all'autostrada e scopro che la donna a cui ho lanciato lattine di birra (una tipa grassoccia di mezza età con un orrendo caschetto nero corvino) è in realtà la proprietaria delle birre stesse... ma nonostante sembri scazzata per l'accaduto finisce tutto a tarallucci e...birra, regalandoci alcune lattine e intimandoci a bere :P
Facciamo una sosta in un autogrill/minimarket nei paraggi, so che Vito mi aspetta fuori di lì ma prima di uscire sento le lamentele della tipa grassoccia col caschetto nero corvino -è insopportabile, tutte le volte che vado a comprare qualcosa al supermercato mi dicono "sei una strega, perchè se sei una strega non fai un incantesimo così non spendi soldi nel fare la spesa?" ma io non sono una strega, solo che la gente non ci crede!-
Poco attratta da questa conversazione esco fuori e Vito (che pareva avere le sembianze di Paperone)  mi viene incontro dandomi in mano un sacchetto con dentro una maglietta di Ezechiele Lupo, siccome penso sia il mio regalo di compleanno mi scappa un -ha un aspetto dolcissimo- 
Facciamo per andarcene ma mi accorgo che fuori dall'autogrill, sopra una panca di legno, c'è una BELLISSIMA felpa verde di Kermit (come questa ma con gli occhi sul cappuccio)...siccome vince la legge del "chi la vede per primo se ne appropria" ecco che mi ero appena allargata il guardaroba, anzi senza perdere tempo me la metto subito.
Andiamo in una mensa e noto che nel nostro gruppo ci sono anche Ted e Marshall direttamente da How I Met Your Mother a mangiare insieme a noi, qualcuno dice una frase a Marshall ma lui esordisce a voce alta dicendo "ssh sta zitto, che altrimenti ti sente lo Sparlone Capellone" alludendo a Vito che si alza offeso ('sta volta con le sue sembianze :P) e chiede spiegazioni di questo soprannome, per fortuna si alza Ted a sedare la discussione dicendo di stringersi la mano (ma continuando a correggerli di non farlo nel modo giusto).
Improvvisamente cambia scenario e mi trovo imprigionata in una stanza metallica priva di finestre (sembrava di essere nelle viscere di una vecchia nave), non capisco perchè mi trovo là ma d'un tratto appare uno zingaro mendicante con una fisarmonica gigante sarda (con tanto di disegno della bandiera dei 4 mori) che mi dice -non la so suonare, ma so che non ci vuole niente a imparare, così puoi andartene via di qui-
Prendo la fisarmonica in mano e in effetti si apre una porta, entra però una signora bionda in tailleur (che sembrava essere la proprietaria del luogo) e mi dice -vai pure, però sei invitata a cena la prossima settimana...basta che non porti il papero marinaio!- (che sapevo essere Vito, lol...), allora torno indietro e le dico -o viene anche lui o non verrò nemmeno io!- e lei -ok!-



sabato 1 settembre 2012

DOMO MEA: Ajò a su portu!

30 AGOSTO 2012 H 23:45

Eccomi qui, in una fredda camera d'albergo in quel di Udine in una notte di pioggia, per una piccola trasferta lavorativa. E' proprio la giusta occasione per ricordare un po' qualche vecchia estate calda e sarda!



Nel precedente post ho parlato delle gite campagnole con mio zio, ma c'era un altro posto in cui gli piaceva portarci: il porto industriale di Oristano. Non che fosse una meraviglia in realtà, solo che conteneva cose degne di nota!
Uno storico pomeriggio ci portò lì (a me e mio fratello) perchè c'erano enormi cumuli di sabbia alti circa 4-5 metri e non facemmo altro che correrci sopra tutto il tempo, inseguirci giocando a "ce l'hai" e, quando mio zio vedeva arrivare la sicurezza, nasconderci per ovvie ragioni :P Tornammo a casa zozzi come non mai, con granelli di sabbia fin dentro le orecchie! (per anni abbiamo anche creduto che fossero cumuli di zolfo sentendoci dei gran fighi, ma qui si rasenta i livelli di "mio cuggino" LOL!)

Un'altra cosa estremamente bella che ricordo fu una nave arrugginita e abbandonata che rimase lì attraccata (o forse c'è ancora, chi lo sa?) al molo in attesa di essere demolita. Una scaletta cadente e mangiata dal tempo poteva farti avere accesso al suo interno, cosa che stavamo per fare, ma la scala era decisamente troppo malmessa quindi il nostro buon senso stavolta ha preso il sopravvento e abbiamo lasciato stare... ma chissà cos'avremmo trovato lì dentro (magari uno spazio temporale in cui si invecchia prima, X-Files docet :P).

Mi diverte pensare che è il mio secondo post dedicato alla Sardegna e ancora non ho speso una riga a parlare del suo mare...forse sarebbe stato troppo banale! Alla prossima...