lunedì 31 dicembre 2012

The final Contdown



Si avvicina la fine del 2012, un anno pieno come non mai.
Non sarò tra quelle persone che scriveranno "questo è stato un anno di merda" e neanche tra quelle che scriveranno "è stato un anno bellissimissimo"... Sono una persona realistica, il 2012 è stato l'anno della crescita.
Un anno fa ero una persona molto diversa da quella che sono oggi, tanto per cominciare ero più ingenua... Pronta a buttarmi a capofitto sulle cose senza quasi pensarci, con molta impulsività. Ma sono felice di ciò, altrimenti ora non conviverei con la persona più importante della mia vita. Nessuno ci avrebbe mai creduto, una storia nata a 850 chilometri di distanza, come avremmo potuto durare? Eppure... :) Semplicemente se pensi che valga la pena verraà spontaneo impegnarsi, e quando ciò avviene non c'è distanza che regga.
Dall'11 di febbraio condividiamo lo stesso tetto e tutti gli impegni, le gioie e le difficoltà che ne conseguono...abbiamo ancora tanta strada da fare, abbiamo dovuto affrontare alti e bassi, ma per citare una frase di Morpheus "vi ricordo la cosa più importante di tutte: che noi siamo ancora qui!" Hahahah ok, magari è un po' decontestualizzata, di certo non sta per attaccarci uno sciame di seppie elettroniche, però spero abbia reso l'idea.

Un'altra notiziona importante accaduta quest'anno è stata l'inizio della collaborazione di Vito con la Disney, ma per scaramanzia non dirò nient'altro. Solo sono tanto fiera e felice :)

La notizia senza dubbio più triste dell'anno è stato il decesso di mia nonna, avvenuto a gennaio, si è spenta la sola nonna che abbia mai avuto (è stata una delle ragioni per cui ho voluto scrivere i miei post sardi su questo blog) e con lei tutte le dolcezze che solo una nonna può darti. Mi è dispiaciuto non poterle dire in tempo della mia convivenza, conoscendola, anche se di mentalità antica, avrebbe detto "se vi volete bene e issu esti un bravo piccioccu intzàndus andai beni".

Queste sono state senz'altro le cose più rilevanti successe quest'anno, buoni propositi per il 2013? Non abbandonare mai le mie passioni e farle fruttare, assolutamente.

Mentre mi godo i miei ultimi paio di giorni di ferie auguro a tutti un buon anno e un veglione degno di Fantozzi :D


lunedì 24 dicembre 2012

#2 Sweet Dreams

Improvvisamente nel mezzo di un sogno senza capo ne' coda mi trovo su una spiaggia molto selvaggia, con piante e sterpaglie, e su una piccola collinetta erbosa trovo una casupola assai strana quanto affascinante! 




E' piccola e a cupola, ricorda un po' la forma di un igloo... Solo che era di acciaio arancione, e l'unica sua finestra verso l'esterno e' un oblo' molto sporco sigillato con grossi bulloni, come quelli che hanno le navi. Ha anche un comignolo, osservandolo mi immagino possa essere lo sbocco per un caminetto, ma quando mi ci affaccio vedo solo un gatto arancione che mi soffia contro...ma io che amo i gatti decido di tendergli comunque una mano affettuosa per accarezzarlo! Almeno finche' non mi accorgo che nell'oscurita' di quella casupola, dietro al micio nervoso, ci sono due occhi che mi stanno fissando diffidenti, solo ora distinguo la sagoma di una donna che non sembra apprezzare la mia curiosita'! Decido allora di andarmene, rimanendo comunque affascinata da quel posto, cosi' fuori luogo con l'ambiente circostante... Come se fosse un vecchio relitto navale o un mini bunker anti-atomico, non so spiegarlo! 


Valeva la pena disegnarlo, non appena sveglia, e cosi' ho fatto :D Purtroppo l'unico mezzo a mia disposizione in questo momento e' solo il tablet, quindi non e' potuto venire preciso-preciso... Ma spero renda bene l'idea di cio' che ho sognato :)

giovedì 29 novembre 2012

Runaway Train

Tram ATM milano

Oggi sciopero dei mezzi pubblici, YAY! Pensandoci, i treni dell'ATM sono ormai parte integrante della mia vita da molto tempo. Ho percorso in lungo e in largo tutte e tre le linee, subito i peggio ritardi, guasti, suicidi e chi più ne ha più ne metta... prendere i mezzi pubblici ha un unico vero scopo, che non è farti attraversare la città, bensì farti odiare il genere umano!
Soprattutto lo odi ancora di più quando ci sono gli scioperi, perchè è lì che la gente viene colta dal virus della  rincocretiscemite cronica...e nella sua peggior forma!
Ormai sono una veterana sull'argomento (sigh), posso tranquillamente tracciare un profilo delle persone che, come disse il Dottor Cox di Scrubs, si dovrebbe avere il diritto di uccidere :P

- quello che, a banchina strapiena, prende a spallate tutti per farsi strada nel panico più completo di perdere il treno e poi alla fermata successiva lo senti dire "ah ma devo già scendere??"

- quello che, a banchina strapiena, prende a spallate tutti. Di default.

- quello che ha l'alitosi e non fa altro che fartela sentire sbuffando perchè i treni sono pieni quando c'è sciopero (sarà perché a Milano siamo 1.348.769 persone e tutti desiderano andare a casa, non so)

- quella che, vacchissima, sbraccia per entrare urlando "cazzo fatevi più in là e fate entrare la gente, tutti devono andare a casa qui!" quando mancano ancora 40 minuti all'inizio dello sciopero e passa un treno ogni 2 minuti...

- la stessa vacca di prima che si lamenta con la gente che la circonda dicendo "non può farsi un po' più in là per favore che c'è ancora tanto spazio e non si riesce a entrare" quando c'è gente che sta appesa fuori dai finestrini.

- quelli che hanno l'attacco di panico quando il treno sta fermo 30 secondi in galleria e, dopo che gli si è cortesemente ceduto un posto, chiedono a tutto il treno di farsi largo perchè non respirano!!

- il vecchio che "quando c'era lui i treni arrivavano puntuali".

- il gruppo di zingari che sale a profumarti l'ambiente.

- quello che, approfittando della ressa, te l'appoggia :P

- quelli che "cè porca paletta non si può, cè come si può viaggiare così cè cè...denunciamo l'ATM" e poi arrivati alla fermata hanno deframmentato il cervello.

Sicuramente sto scordando qualche altro genio, ma intanto i principali ci sono tutti :P Non scordiamoci che poi sto week end ATM ha aperto le porte all'officina di Teodosio... per chi, cè, vuole denunciare, cè, può sempre farci un salto...cè! (naah, l'Artigiano in Fiera FOR THE WIN :P)

giovedì 8 novembre 2012

Music From Another Dimension


The moment when you realize that you are falling in love with a band is beautiful, it's a sweet emotion, you think nine lives aren't enough to listen their song again and again. When all fall down, when I'm cryin', when I feel like I have a hole in my soul I let the music do the talking, and then it's amazing...there is no more darkness around you, you see a pink world and you are F.I.N.E. again! They can show you new things, you just push play and you can feel a taste of India, you were a blind man but now you know what could have been love... that's crazy... you are like "I don't wanna miss a thing!",  you want a permanent vacation! But dude, something's gotta give, you have to kiss your past goodbye and there you'll see a new sunshine, you'll fly away from here and see the other side of your life. Oh yeah, I know all this letter sounds like I'm sick as a dog, but they are closer to your heart...so, shut up and dance!




lo so che sarà pieno di errori, ma è venuta impulsivamente :P

sabato 13 ottobre 2012

DOMO MEA: ajò a piscai!

Eccomi di nuovo qui a raccontare un'altra Sardavventura!




La volta in cui andai a pescare. 
Un pomeriggio rimasi in casa da sola con mia nonna perché i miei genitori e mio fratello andarono al mare senza di me, non ne ricordo la ragione ma sicuramente avrà avuto a che fare con quel bell'appuntamento che abbiamo mensilmente noi signorine :P
Arrivò allora mio Zio Antonio e mi disse "eitta sesi fadendi innoi tottu assoba, ajò a piscai!" non avevo mai pescato in vita mia, se non per una mezza volta in cui un altro mio zio mi legò al dito un pezzo di lenza e un amo e mi misi a pescare tra gli scogli del porto... ma fallii miseramente perché non appena pensai che un pesce avesse abboccato tirai con forza la lenza e questa si incagliò tra gli scogli! Così finì la mia avventura, dopo circa 30 secondi... *sad trombone* (anche perché mi zio non ci teneva di certo a perdere tutti gli ami per causa mia :P)
Comunque non riuscivo a figurarmi mio zio Antonio con tutta l'attrezzatura da provetto pescatore (un uomo che possedeva una Fiat Ritmo abitata da un nido di vespe non poteva proprio!!!), e la mia previsione si rivelò esatta!
Dopo avermi caricata in macchina e portata nei pressi del porto di Oristano ci fermammo lungo un ponte con tiranti (allora mi diede l'impressione fosse stato costruito da poco) che faceva passare i treni merci sino al porto, dopo di che ci parcheggiò sotto. Il posto, da quello che ricordo, era un sorta di fiumiciattolo stagnoso che passava sotto questo ponte...
Ma era finalmente giunto il momento di pescare, così mio zio aprì il bagagliaio dell'auto e tirò fuori una canna piuttosto strana, in realtà non era per niente una canna da pesca, direi piuttosto una lunga fune con attaccato un uncino a quattro denti di qualche centimetro di lunghezza. Mi sentii un po' perplessa così gli chiesi "zio, ma sei certo che si riesca a pescare così?" e lui tutto preso a lanciare "eja, eja! Mi se arriva gente tu avvertimi, eh!" Non capii il perché ma dissi ok.
Non appena vide passare dei banchi di pesce cominciò a lanciare in acqua l'uncino e a dare strattoni potenti per riportarlo a riva, così capii che la pratica consisteva nel cercare di afferrarne almeno uno del mucchio... mi resi subito conto che era davvero una tecnica rozzissima e anche poco pratica ed efficace, e dopo un quarto d'ora buono di strattoni a vuoto se ne rese conto pure mio zio che cominciò ad esprimere tutto il suo disappunto in fantasiose bestemmie a tutto il Creato :P
Così lasciò perdere l'uncino e dal bagagliaio tirò fuori un altro aggeggio, una bilancia da pesca di un metro per uno, per usarla salimmo sul ponte questa volta.
Questa bilancia aveva un filo per calarla sino in acqua, e ancora una volta quando passavano i banchi di pesce l'obiettivo era di tirarne su il più possibile....ancora una volta fu un fallimento perché i pesci erano davvero veloci e mio zio dannatamente lento, così dopo un po' ricominciò la compilation di bestemmie :P 
In tutto questo non ho mai capito perché continuasse a chiedermi di avvertirlo se fosse arrivata gente, non mi intendo di pesca, o le tecniche che usava erano illegali o non poteva pescare su quel ponte :P
Comunque all'improvviso urlai "zio arriva gente!" e mio zio svelto svelto lanciò la bilancia in acqua e assunse l'aria più disinvolta possibile di chi sta sopra un ponte PER CASO :P 
Quando il pericolo cessò chiesi tutta preoccupata come avrebbe fatto a recuperare la bilancia, lui allora riprese dal bagagliaio la fune con l'uncino che usammo prima e la calò in acqua per ancorare la bilancia e riportarla su....geniale!! La cosa ancora più bella fu che inaspettatamente recuperando la bilancia ci trovammo dentro un pescetto di 6-7 centimetri e un granchio, grande malloppo! :D
Siccome si fece tardi decidemmo di fare ritorno a casa, in cui raccontai ai miei delle vicissitudini pescherecce... e come premio di fine serata mio zio mi fece cucinare il pescetto e il granchio pescati, fu una soddisfazione nonostante tutto, era una cosa presa da me!

Alla prossima :)

domenica 9 settembre 2012

#1 Sweet Dreams


Mi trovo in un giardinetto con antiche strutture in marmo bianco insieme alla mia famiglia e piano piano uno ad uno ci infiliamo dentro un entrata molto piccola che si trova in una di queste strutture. Si fa fatica ad entrare, ma mi accorgo subito che non appena si accede al suo interno ci si rimpicciolisce, quindi mi tranquillizzo sapendo che ci avrebbe contenuti tutti quanti. Non appena siamo tutti al suo interno mio fratello estrae un piccolo telecomando con una bussola, subito mi accorgo che eravamo all'interno di una sorta di ascensore che poteva muoversi in tutte le direzioni a seconda dell'indicazione data dalla bussola sul telecomando
Come se niente fosse mi ritrovo catapultata su un'autostrada, sopra un carretto pieno di lattine di birra (che non era mio), non ho idea di chi mi stesse trainando a tutta velocità ma sento che la macchina dietro ci sta minacciosamente inseguendo, allora decido di tirarci contro lattine di birra per farlo andare fuori strada. 
Dopo alcuni altri entusiasmanti momenti di azione decidiamo di fermarci in mezzo all'autostrada e scopro che la donna a cui ho lanciato lattine di birra (una tipa grassoccia di mezza età con un orrendo caschetto nero corvino) è in realtà la proprietaria delle birre stesse... ma nonostante sembri scazzata per l'accaduto finisce tutto a tarallucci e...birra, regalandoci alcune lattine e intimandoci a bere :P
Facciamo una sosta in un autogrill/minimarket nei paraggi, so che Vito mi aspetta fuori di lì ma prima di uscire sento le lamentele della tipa grassoccia col caschetto nero corvino -è insopportabile, tutte le volte che vado a comprare qualcosa al supermercato mi dicono "sei una strega, perchè se sei una strega non fai un incantesimo così non spendi soldi nel fare la spesa?" ma io non sono una strega, solo che la gente non ci crede!-
Poco attratta da questa conversazione esco fuori e Vito (che pareva avere le sembianze di Paperone)  mi viene incontro dandomi in mano un sacchetto con dentro una maglietta di Ezechiele Lupo, siccome penso sia il mio regalo di compleanno mi scappa un -ha un aspetto dolcissimo- 
Facciamo per andarcene ma mi accorgo che fuori dall'autogrill, sopra una panca di legno, c'è una BELLISSIMA felpa verde di Kermit (come questa ma con gli occhi sul cappuccio)...siccome vince la legge del "chi la vede per primo se ne appropria" ecco che mi ero appena allargata il guardaroba, anzi senza perdere tempo me la metto subito.
Andiamo in una mensa e noto che nel nostro gruppo ci sono anche Ted e Marshall direttamente da How I Met Your Mother a mangiare insieme a noi, qualcuno dice una frase a Marshall ma lui esordisce a voce alta dicendo "ssh sta zitto, che altrimenti ti sente lo Sparlone Capellone" alludendo a Vito che si alza offeso ('sta volta con le sue sembianze :P) e chiede spiegazioni di questo soprannome, per fortuna si alza Ted a sedare la discussione dicendo di stringersi la mano (ma continuando a correggerli di non farlo nel modo giusto).
Improvvisamente cambia scenario e mi trovo imprigionata in una stanza metallica priva di finestre (sembrava di essere nelle viscere di una vecchia nave), non capisco perchè mi trovo là ma d'un tratto appare uno zingaro mendicante con una fisarmonica gigante sarda (con tanto di disegno della bandiera dei 4 mori) che mi dice -non la so suonare, ma so che non ci vuole niente a imparare, così puoi andartene via di qui-
Prendo la fisarmonica in mano e in effetti si apre una porta, entra però una signora bionda in tailleur (che sembrava essere la proprietaria del luogo) e mi dice -vai pure, però sei invitata a cena la prossima settimana...basta che non porti il papero marinaio!- (che sapevo essere Vito, lol...), allora torno indietro e le dico -o viene anche lui o non verrò nemmeno io!- e lei -ok!-



sabato 1 settembre 2012

DOMO MEA: Ajò a su portu!

30 AGOSTO 2012 H 23:45

Eccomi qui, in una fredda camera d'albergo in quel di Udine in una notte di pioggia, per una piccola trasferta lavorativa. E' proprio la giusta occasione per ricordare un po' qualche vecchia estate calda e sarda!



Nel precedente post ho parlato delle gite campagnole con mio zio, ma c'era un altro posto in cui gli piaceva portarci: il porto industriale di Oristano. Non che fosse una meraviglia in realtà, solo che conteneva cose degne di nota!
Uno storico pomeriggio ci portò lì (a me e mio fratello) perchè c'erano enormi cumuli di sabbia alti circa 4-5 metri e non facemmo altro che correrci sopra tutto il tempo, inseguirci giocando a "ce l'hai" e, quando mio zio vedeva arrivare la sicurezza, nasconderci per ovvie ragioni :P Tornammo a casa zozzi come non mai, con granelli di sabbia fin dentro le orecchie! (per anni abbiamo anche creduto che fossero cumuli di zolfo sentendoci dei gran fighi, ma qui si rasenta i livelli di "mio cuggino" LOL!)

Un'altra cosa estremamente bella che ricordo fu una nave arrugginita e abbandonata che rimase lì attraccata (o forse c'è ancora, chi lo sa?) al molo in attesa di essere demolita. Una scaletta cadente e mangiata dal tempo poteva farti avere accesso al suo interno, cosa che stavamo per fare, ma la scala era decisamente troppo malmessa quindi il nostro buon senso stavolta ha preso il sopravvento e abbiamo lasciato stare... ma chissà cos'avremmo trovato lì dentro (magari uno spazio temporale in cui si invecchia prima, X-Files docet :P).

Mi diverte pensare che è il mio secondo post dedicato alla Sardegna e ancora non ho speso una riga a parlare del suo mare...forse sarebbe stato troppo banale! Alla prossima...

mercoledì 8 agosto 2012

Now Dance Your Way Back To Zion






Pochi giorni fa mi è capitato di rivedere la trilogia di Matrix. Non lo facevo da un bel po' di tempo, e chi mi conosce bene (o ha avuto modo di conoscermi nel periodo adolescenziale) sa quanto sia stata fissata con questa incredibile opera. Quando dico fissata intendo proprio la classica cotta bruciante da ragazzotta, quella che ti fa rosicare dentro, che ti fa fare disegni, fanfiction, che non ti fa pensare e parlare d'altro... quella che ti fa sembrare una sfigata, insomma :P
Eviterò i soliti discorsi scontati tipo "il primo è il più bello di tutti, gli altri due non dovrebbero esistere!!!11" eccetera, io tanto li ho apprezzati e amati tutti e tre, ma vedendolo di nuovo a mente lucida e fresca mi ha fatto un effetto particolare... Intendiamoci, è tutt'oggi il mio film preferito (e non so se verrà mai scacciato dal mio podio personale) ma l'effetto è stato diverso da allora.

E' un po' la stessa sensazione che provi quando ti capita di rivedere una persona per cui hai avuto una cotta pazzesca, lo vedi e pensi: "se ripenso a come mi sentivo allora quando lo vedevo!"... Però dentro di te sai che qualcosa è cambiato e non sarà più come prima. Sai di avere provato tanto ma sai anche che è una cosa ormai appartenente al passato e magari potrai anche avere un sorrisetto nostalgico, dopotutto è stato pur sempre un pezzo della tua vita...





(chissà se tutto ciò che ho scritto si annullerà automaticamente se mai i Wacho Bros decideranno di trollarci tutti con un quarto film :P)

mercoledì 1 agosto 2012

DOMO MEA: Ajò a passillai!

Siamo al primo di agosto, luglio è ormai volato via e anche quest'anno purtroppo non sono riuscita a mantenere la promessa di tornare in Sardegna, la mia seconda casa... luglio era il mese che ho sempre trascorso lì, almeno sino al 2007, non vi faccio ritorno da allora e la mancanza si fa ormai sentire!
Mia madre è di quel di Oristano e sin da quando io e mio fratello eravamo in fasce ci ha sempre portato lì appena se ne aveva l'occasione (Pasqua, estate, Natale...) a trovare i parenti e soprattutto mia nonna che ci ospitava in casa sua. Io sono di Milano, sono abituata al suo fracasso infernale, eppure sento dentro di me di non avere per niente l'anima del nord, e questo lo devo a tutto ciò che ho fatto e visto in quella meravigliosa isola.
Mi piacerebbe raccontare alcuni aneddoti vissuti lì, non tutti in una volta ovviamente, ho deciso che il loro titolo sarà "Domo Mea" come la canzone dei Tazenda.



AJO' A PASSILLAI!
Eccola la frase con cui esordiva sempre mio zio Antonio, e io e mio fratello non vedavamo l'ora di sentirla... tradotta : andiamo a passeggiare, ovviamente si intendeva tra le lunghe campagne dietro casa...all'ora di punta in pieno luglio! 
La cosa divertente è che per raggiungere le campagne dovevi superare una strada costeggiata da rovi pieni di more rinsecchite e superare il vecchio passaggio a livello, ciò dava molto l'impressione di un portale per un altro mondo :P
In barba ai 40 gradi mio zio in campagna ci faceva fare cose grandiose! Ci sono zii che ti prestano cd musicali, altri che ti danno le caramelle... Mio zio (che ricorda molto un Paperino di Taliaferro) ci faceva distruggere a sassate vecchie televisioni abbandonate tra le sterpaglie, ci insegnò ad aggiustare ruote bucate di biciclette, a raccogliere fichi d'india (la mano di mio fratello ancora ricorda l'esperienza delle sue spine), asparagi e funghi e tante altre cose rozzissime che a Milano ti scordi!
E' capitato qualche volta di infilarsi in campi privati pieni di raccolto e uscirne con qualcosa di buono e fresco da mangiare. Un'altra volta ancora per tornarcene indietro e non rifare le strade di campagna seguimmo i binari del treno che riportavano al vecchio passaggio a livello...e quando arrivarono i treni ci nascondemmo ai lati tra le piante e aspettammo che passasse per poi riprendere la nostra via!
A leggere tutto ciò può sembrare quasi che si volesse rischiare di proposito, ma la verità è che mio zio è un uomo d'altri tempi, cresciuto in un ambiente semplice e campagnolo... cose così sono normali da fare! Un ricordo che mi è rimasto particolarmente vivido fu quando un pomeriggio camminammo per chilometri e chilometri quando, tornando verso casa, il cielo si riempì di nuvoloni neri pronti a scaricarci sulla testa litri di pioggia... Temevamo ci saremmo tutti bagnati ma mio zio che ne sapeva una più del diavolo ci fece entrare nel parcheggio di una villetta privata, lì si trovava un motoscafo sopra un rimorchio con le ruote (di quelli che si attaccano alle auto), ci fece abbassare e riparare lì sotto finchè non smise di piovere! La cosa divertente di tutta 'sta faccenda fu che la padrona di casa ci scoprì sotto il suo motoscafo...ma data la pioggia ci disse di restare lì senza problemi :P
Naturalmente quando tornavamo a casa evitavamo di raccontare i dettagli a mamma, che ci sapeva semplicemente "a passeggio", altrimenti non ci avrebbe più consentito di farci uscire con suo fratello... anche se pensandoci oggi, sapendo quante ne hanno combinate loro da bambini, sono certa che un po' lo intuisse!
Io so solo che non sarei la maschiaccia che sono oggi se non fosse per mio zio... :P

Al prossimo episodio...


sabato 14 luglio 2012

It's a Nice Day When You Wake Up In Disneyland

Stamattina ho ricordato una cosa piacevole: l'oggi di 6 anni fa ero a Disneyland Paris per la prima volta.Vorrei quindi dedicare a questo posto il mio primo post (gioco di parole non voluto :P) ufficiale nel blog, scrivendo tutto ciò che per me Disneyland rappresenta:

Chi, almeno da bambino, non ha mai desiderato andare a Disneyland? NESSUNO!! Tutta colpa di quelle maledette pubblicità che si trovavano nelle videocassette in cui si vedeva il bambino che sfogliava un librone incantato e con un grezzissimo effetto grafico il castello di Disneyland prendeva vita!
Per quanto mi riguarda i miei genitori, considerando i prezzi per fare un viaggio a Parigi in  4 persone in alta stagione, adottarono per anni e anni la tecnica del "viaggio della prossima primavera che non si farà mai", brevettata proprio dalla mia famiglia! In cosa consisteva? Pratico esempio "mamma, mamma! Andiamo a Disneyland??" "certo, ci andiamo la prossima primavera!!" contando sul fatto che poi me ne sarei totalmente scordata nei mesi successivi :P (ha funzionato anche per la visita sopra il Duomo di Milano, che sono riuscita a visitare solamente a 19 anni, il che era grave per una milanese che abitava in centro!)
Morale della favola: infanzia infelice senza Disneyland.

Quindi quando diventai più grandina e compii 17 anni la regola che vigeva in casa era "non ho soldi da darti per sperperarli in sciocchezze, quando lavorerai e avrai uno stipendio tuo allora potrai usarlo per le cose che vuoi!" bene, mai mia madre si pentii tanto quanto la volta in cui impose questa regola, dato che io la presi in parola: andai a fare le pulizie durante le mie vacanze estive, quando chiuse la scuola, e misi da parte un gruzzoletto per fare un viaggio a Disneyland :P
Alla fine convinsi mio padre e mio fratello a venire con me, che erano certi di andare al Luna Park di quartiere spendendo 1600 euro... quando però arrivammo lì cambiò tutto!

Sarà che erano le giornate estive più belle di tutto l'anno, con un bel cielo limpido azzurro, sarà che finalmente avevo ottenuto qualcosa dopo tanta fatica, insomma per me stare in quel parco in quel momento era la cosa più bella che mai avessi desiderato al mondo :D
Era fantastico sentirsi un idiota e rincorrere i cast members vestiti come i personaggi Disney per farti una foto con loro pensando fossero DAVVERO loro, e rimanerci male se li avevi persi (quei maledetti stanno in posa solo per una decina di minuti a volte :P); era fantastico salutare con la manina qualsiasi persona ti passasse nei paraggi quando stavi sul trenino, insomma un sacco di roba che se la facessi a Milano saresti già in un vicoletto a farti rubare il pranzetto al sacco a cazzotti dai bulletti delle classi superiori :P Ma lì tutto è MAAAAGGGICO!!! Tutto è illusione, e questa illusione di piace e ti rende felice, con un sorrisetto ebete che ti tieni stampato in faccia per tutto il tempo che sei lì!
Furono 4 giorni allegri e spensierati (tra l'altro gli ultimi con la mia famiglia dato che dall'anno successivo non ho più fatto vacanze insieme a loro) in cui provai ad estrarre la spada nella roccia, mio padre si prese una cotta per Jasmine e mio fratello era tutto gasato per la sua foto con Buzz Lightyear.

Naturalmente il ritorno a casa fu tristissimo dopo tanta meraviglia, ma invece di seguire quella saggia regola che dice "se una cosa è tanto bella fai che resti una sola volta in modo che ne resterà solo un bel ricordo" decisi di ritornarci l'anno successivo con due amici....e beccai solo giorni di pioggia e non so perchè mi sembrò tutto più triste :P Per ritrovare la perfezione decisi ditornarci una terza volta, nel 2009, con Vito (era una cosa che al ritorno dalla prima volta mi ero promessa di fare: "quando troverò il ragazzo giusto andrò con lui a Disneyland") ma la legge di Murphy quando ci si mette è davvero bastarda, quindi feci 6 giorni a Disneyland con l'influenza più micidiale della mia vita....

Quindi è ufficiale, è proprio una maledizione! Disneyland è un bene che rimanga solo la prima e magica volta...

venerdì 13 luglio 2012

Welcome to the Jungle



Ciao a te che leggi queste righe!

Eccomi qui, sul mio ennesimo blog che finirà nel dimenticatoio (d'altronde un blog è un po' come una dieta, la si comincia lunedì pieni di entusiasmo e la si finisce martedì al primo piatto di pasta e fagioli! Ma oggi è venerdì, quindi tutto ciò non ha importanza.. oh oh!)

Speriamo questo blog abbia una sorte migliore di quello di MSN Live Space...anche se, devo ammettere, scrissi cose talmente niubbe che sono sollevata al pensiero che siano andate perdute per sempre! :P

MA... chi sono io? (Babbo Natale? Spiderman? Johnny il paziente con l'Alzheimer? cit. x3) Mi chiamo Isabella, nata a Milano da padre pugliese e madre sarda...un bel triangolo isole-terronia-polentonia! :P
Intorno ai 3 anni mia madre ha cominciato a preoccuparsi quando invece di giocare con la Barbie entrai in cucina urlando di voler sposare il Grande Puffo... però fu positivo: definitivamente cominciai ad avere una relazione col mondo del fumetto (purtroppo non col Grande Puffo) che è il mio più grande amore (il fumetto, non il Grande Puffo), insieme al disegno, i film, i telefilm e puro e sano Rock'n'Roll... (e anche i gattini, ma loro non sono nerd)

Caratterialmente sono una pizza 4 stagioni: estroversa - coscienziosa - nevrotica - aperta, sentimentalmente sono una pizza e basta, dato che sono un sacco chiacchierona e gelosa...ma in compenso sono taaanto romantica, quindi il mio ragazzo mi sopporta così come sono da 4 anni (balle! si sa che sono i maschi quelli da sopportare, girl pawah!!) :P

Per concludere questa (pessima) presentazione dico che è di tutto questo che vorrei poter parlare nel blog: gusti ed esperienze personali (degni di nota ovviamente), alla fine è questo lo scopo di questa pagina, no? Raccontarsi e lasciare una propria traccia :)