sabato 13 ottobre 2012

DOMO MEA: ajò a piscai!

Eccomi di nuovo qui a raccontare un'altra Sardavventura!




La volta in cui andai a pescare. 
Un pomeriggio rimasi in casa da sola con mia nonna perché i miei genitori e mio fratello andarono al mare senza di me, non ne ricordo la ragione ma sicuramente avrà avuto a che fare con quel bell'appuntamento che abbiamo mensilmente noi signorine :P
Arrivò allora mio Zio Antonio e mi disse "eitta sesi fadendi innoi tottu assoba, ajò a piscai!" non avevo mai pescato in vita mia, se non per una mezza volta in cui un altro mio zio mi legò al dito un pezzo di lenza e un amo e mi misi a pescare tra gli scogli del porto... ma fallii miseramente perché non appena pensai che un pesce avesse abboccato tirai con forza la lenza e questa si incagliò tra gli scogli! Così finì la mia avventura, dopo circa 30 secondi... *sad trombone* (anche perché mi zio non ci teneva di certo a perdere tutti gli ami per causa mia :P)
Comunque non riuscivo a figurarmi mio zio Antonio con tutta l'attrezzatura da provetto pescatore (un uomo che possedeva una Fiat Ritmo abitata da un nido di vespe non poteva proprio!!!), e la mia previsione si rivelò esatta!
Dopo avermi caricata in macchina e portata nei pressi del porto di Oristano ci fermammo lungo un ponte con tiranti (allora mi diede l'impressione fosse stato costruito da poco) che faceva passare i treni merci sino al porto, dopo di che ci parcheggiò sotto. Il posto, da quello che ricordo, era un sorta di fiumiciattolo stagnoso che passava sotto questo ponte...
Ma era finalmente giunto il momento di pescare, così mio zio aprì il bagagliaio dell'auto e tirò fuori una canna piuttosto strana, in realtà non era per niente una canna da pesca, direi piuttosto una lunga fune con attaccato un uncino a quattro denti di qualche centimetro di lunghezza. Mi sentii un po' perplessa così gli chiesi "zio, ma sei certo che si riesca a pescare così?" e lui tutto preso a lanciare "eja, eja! Mi se arriva gente tu avvertimi, eh!" Non capii il perché ma dissi ok.
Non appena vide passare dei banchi di pesce cominciò a lanciare in acqua l'uncino e a dare strattoni potenti per riportarlo a riva, così capii che la pratica consisteva nel cercare di afferrarne almeno uno del mucchio... mi resi subito conto che era davvero una tecnica rozzissima e anche poco pratica ed efficace, e dopo un quarto d'ora buono di strattoni a vuoto se ne rese conto pure mio zio che cominciò ad esprimere tutto il suo disappunto in fantasiose bestemmie a tutto il Creato :P
Così lasciò perdere l'uncino e dal bagagliaio tirò fuori un altro aggeggio, una bilancia da pesca di un metro per uno, per usarla salimmo sul ponte questa volta.
Questa bilancia aveva un filo per calarla sino in acqua, e ancora una volta quando passavano i banchi di pesce l'obiettivo era di tirarne su il più possibile....ancora una volta fu un fallimento perché i pesci erano davvero veloci e mio zio dannatamente lento, così dopo un po' ricominciò la compilation di bestemmie :P 
In tutto questo non ho mai capito perché continuasse a chiedermi di avvertirlo se fosse arrivata gente, non mi intendo di pesca, o le tecniche che usava erano illegali o non poteva pescare su quel ponte :P
Comunque all'improvviso urlai "zio arriva gente!" e mio zio svelto svelto lanciò la bilancia in acqua e assunse l'aria più disinvolta possibile di chi sta sopra un ponte PER CASO :P 
Quando il pericolo cessò chiesi tutta preoccupata come avrebbe fatto a recuperare la bilancia, lui allora riprese dal bagagliaio la fune con l'uncino che usammo prima e la calò in acqua per ancorare la bilancia e riportarla su....geniale!! La cosa ancora più bella fu che inaspettatamente recuperando la bilancia ci trovammo dentro un pescetto di 6-7 centimetri e un granchio, grande malloppo! :D
Siccome si fece tardi decidemmo di fare ritorno a casa, in cui raccontai ai miei delle vicissitudini pescherecce... e come premio di fine serata mio zio mi fece cucinare il pescetto e il granchio pescati, fu una soddisfazione nonostante tutto, era una cosa presa da me!

Alla prossima :)

6 commenti:

  1. Inizialmente avevo erroneamente letto:"Ajò a pisciai!", con conseguente ROTFL d'ordinanza! XD
    Sapevo delle tue origini sarde, ma non pensavo masticassi così bene la lingua (non è proprio scontato, ecco). Ti apprezzo non poco per questo, sappilo. ;)

    Venendo al racconto, credo proprio che la preoccupazione di tuo zio fosse dovuta al fatto che generalmente nei porti è vietato pescare (nonostante ci troverai sempre qualcuno con canna o lenza d'ordinanza, ovviamente); le pratiche di pesca che avete utilizzato per quanto strambe non hanno alcunché di illegale. Comunque tuo zio è un mito, queste sue tecniche mi hanno subito fatto venire in mente Pippo! :D

    La zona di Oristano è davvero bella, ricca di tanti bei posti sia nelle vicinanze che a pochi chilometri di distanza. Certo che d'estate... pitticca sa basca! :P



    P.S.: non avevo più letto i tuoi post perché ero convinto di aver aggiunto il blog a quelli seguiti su Google Reader, e invece non l'avevo fatto. Ho rimediato ora e ho recuperato le altre Domu Mea (ne aspetto altri!), poi recupero anche i restanti. :)

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    1. Grazie per il bel commentone :D

      Sì la lingua la mastico abbastanza, in modo semplice però, diciamo che più che parlarlo lo capisco... lo devo al fatto che mia madre coi parenti parla sempre la lingua, e i miei parenti lì pure! Era difficile che ti si rivolgessero parlando completamente italiano... quindi ho assimilato :D
      La zona di Oristano è fantastica e pure tutto il resto, amo tutto della Sardegna: i luoghi, il fatto che sia così "selvaggia", la gente, il cibo... la sento parte di me e il fatto di non metterci piede dal 2007 mi ha fatto cadere in questa crisi d'astinenza e voglia di ricordi che sto sfogando con questi post sul blog :P

      Riguardo mio zio sì, confermo, è un mito...e soprattutto conosciuto da tutto il vicinato e oltre :P Ha permesso a me, mio fratello e mio cugino di conoscere il lato spensierato, cazzeggioso e avventuroso dell'essere bambini...altro che i videogiochi! Racconterò altro... :)

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    2. ah e ovviamente tutte le foto dei post sono autentiche, grazie a Google Maps ho potuto ritrovare le vie :)

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  2. Oops, m'era sfuggita la risposta! (ero convinto di aver attivato la notifica via email, e invece...)

    Sulla lingua, capirla, e poter di conseguenza rispondere, anche in italiano, non è poco per chi in Sardegna non ci abita; non credo siano tanti i figli di emigrati ad avere la fortuna di apprenderlo sentendolo parlare in famiglia, o almeno credo.

    Che bello che ti senta così legata ai luoghi di origine di tua madre! A me capitò di trascorrerci alcuni giorni qualche estate fa (ho riconosciuto il ponte nella foto, infatti ;) ), eravamo in un B&B a Cabras e abbiamo girato un po' tutta la zona: San Giovanni di Sinis, Tarros, Putzu Idu... posti davvero fantastici, è in gran parte ancora incontaminati. E Oristano poi è una bella cittadina (ma lì è capitato di passarci più spesso, anche qualche mese fa).
    Sai che adesso facendo i calcoli... era proprio nel 2007, fine Giugno 2007 per la precisione. O__O

    Comunque concordo, con uno zio così e la possibilità di vivere avventure all'aria aperta... quello si che è divertimento per dei bambini! :D

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    1. Le spiagge che hai citato erano proprio quelle in cui andavamo sempre, San Giovanni aveva i cavalloni più fighi quando c'era il mare mosso (ma aveva anche gli scogli e quindi rischiavi di ucciderti :P)e aveva quel "deposito di Paperone" sulla collinetta che ho sempre avuto il desiderio di andare a visitare ma non ho mai avuto occasione (fin'ora!); Tarros ha quelle rovine antiche stupende che però ho visitato da bambina e ne ho ricordo solo in fotografia, è assolutamente da rivedere; Putzu Idu era la spiaggia che più preferivo perchè oltre ad avere la sabbia bianchissima e sottile come polvere (che ti impanava come una cotoletta) aveva l'acqua azzurra e bassissima sino a parecchi metri dalla riva.... SIIIIGH *_* Un'altra bella spiaggia era Is Arutas, che aveva la sabbia a sassolini che sembrava riso, ma lo preferivo di meno perchè l'acqua diventava subito alta ed era particolarmente fredda :P La spiaggia canon per eccellenza però è sempre stata Torre Grande (o Turri Manna, dai facciamoci i fighi :P) perchè veniva più vicina, ma tranne il lungo mare e la torre in realtà era una spiaggia molto normale con la pineta...... magari ci dedicherò un post ahaha

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  3. Beh, Torre Grande è la spiaggia per eccellenza degli oristanesi. :D Non avrà un mare eccezionale (ma forse siamo noi autoctoni ad essere abituati bene :P), però ha un bella spiaggiona e un lungomare caratteristico che mi son piaciuti tanto.
    Is Arutas la visitammo solo la sera ma senza farci il bagno, mentre in zona Putzu Idu andammo a S'Arena Scoada (anche se sarebbe più corretto "S'Aenna"), dove trovammo un'acqua così cristallina (e fredda) come poche volte mi è capitato di vedere.
    Di San Giovanni ricordo un bagno spettacolare fatto all'ora di pranzo dopo esserci presi una mezza insolazione visitando Tarros (visita sotto il solleone, caldo osceno e neanche un alito di vento): immergersi in quelle onde all'ombra della torre/deposito (che non visitammo manco noi, mannaggia) fu una delle cose più tonificanti e rigeneranti che mi siano capitate. :D

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